Reviews Trattoria Da Me

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Sean A (Don Chano)
+5
Ottima esperienza, il cibo tutto ottimo, e con porzioni giuste. Esci senza avere ancora fame e decisamente felice. Ottimi i consigli della ragazza che si occupava della zona esterna, ci ha consigliato di dividere le crescentine prendere 2 primi e dividere il secondo. Sicuramente le porzioni erano sufficienti e molto gustose. Super consigliati i ravioli al formaggio con zucca e mela, gusto molto particolare. Spesa per antipasto con salumi, 2 primi e secondo , acqua e pane inclusi 80 euro Sicuramente consigliata la prenotazione, è molto difficile trovare posto, posso consigliarvi anche di passare di persona per prenotare, avete delle possibilità di trovare posto nonostante al telefono abbiano detto che non ci fosse. Non economicissimo ma sicuramente consigliato 👍🏻
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Eleonora Corvatta
+5
Ottima cena, il menu presenta sia piatti curiosi che capisaldi della tradizione bolognese (comunque proposti con personalità). Per antipasto abbiamo scelto porcini fritti e gelati ai formaggi: un piatto speciale quest’ultimo, accompagnato con dei fichi caramellati eccezionali, sapevano di vino cotto ed è forse la cosa che ho apprezzato di più. Come primi abbiamo assaggiato i controcorrente, gli agnolotti e i tortellini con la panna. Tutti buonissimi. Tortellini con la panna affatto banali, piccoli, ben saporiti di parmigiano, ripieno di carne perfetto. Siamo arrivati alle 19.30 (il ristorante lavora su turni) ma abbiamo ordinato solo dopo mezz’ora, il nostro tavolo era sfuggito. Oltre a questo inconveniente il servizio è stato buono. L’ambiente è carino, mixa pezzi antichi restaurati in uno spazio bianco e molto luminoso. Alcune decorazioni però sono parecchio dozzinali, disturbano un po’, come anche le piastrelle a terra e sui muri, restituiscono un effetto finto. Ma nel complesso è stata una buonissima cena che mi ha lasciato la voglia di tornare!
5
Ardita Shtjefni
+5
Consigliato da un amica, siamo rimasti sorpresi come con prodotti molto "poveri " siano comunque riusciti a fare dei piatti di grandissima qualità. Abbiamo apprezzato tutto in particolar modo il cavolfiore e la faraona. Complimenti
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Francesco Lorenzoni
+5
Il menu include i piatti tipici bolognesi e alcune proposte aggiuntive. I piatti erano strepitosi, e anche le tradizionali lasagne e i tortellini, nella loro semplicità, erano ricchi di sapore e realizzati elegantemente. Gelati di formaggio unici e memorabili. Cotoletta buona, ma impegnativa, è per stomaci resistenti. Dessert buonissimi. Anche la panna cotta, spesso considerata (e resa) una banalità, era ottima e fatta come si deve. Zuppa inglese di giuste consistenze, a gusto personale avrei gradito un tocco più alcolico, ma molto buona. Tappa obbligatoria se si vogliono mangiare cibi tradizionali ma comunque in modo pulito e raffinato quanto basta.
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Elena
+5
Ottimo ristorante che crescendo di popolarità ed introducendo i turni non rinuncia all’alta qualità. Il punto forte del locale è sicuramente la capacità di coniugare tradizione e innovazione in portate molto varie. Sia i classici che le invenzioni stagionali della cucina sono deliziosi. Piatti soddisfacenti, dagli antipasti ai dolci, soprattutto gli agnolotti dal sapore intenso e i ravioli ripieni di parmigiano liquido, un’esplosione di gusto in bocca, davvero particolari e consigliati. Servizio gentile e solare nonostante i numerosi clienti.
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Riccardo Timpretti
+5
Trattoria bolognese vivamente consigliata, prenotare per trovare posto! Nonostante il boom mediatico che avuto a seguito del programma televisivo sono riusciti sempre a mantenere una buonissima qualità e servizio. Lasagne e tagliatelle al ragù fenomenali. I prezzi sono leggermente più alti della media ma tutto giustificato. Complimenti!
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Miranda Vezzelli
+5
Trattoria molto carina nel centro città di Bologna. Cena con il mio compagno e sua madre, siamo rimasti VERAMENTE TANTO SODDISFATTI del cibo proposto. Qualità impeccabile delle materie prime e bellissimi abbinamenti di sapori. Un’esperienza da fare. Consiglio gli Agnolotti, sono la cosa più buona che mangerete a Bologna! Complimenti 😍
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Stefania Lignola
+5
Esperienza fantastica. Ottimo cibo e pietanze, atmosfera familiare. Personale molto preparato, ci siamo totalmente affidati ad esso e non potevamo fare scelta migliore. Abbiamo avuto il piacere di conoscere la Chef, a cui vorrei rinnovare i complimenti, perché ancora sogno quel FANTASTICO ragù. Inoltre, quando le abbiamo chiesto informazioni in merito proprio al ragù sopracitato, ha detto una frase che per quanto banale, penso racchiuda totalmente quella che è anche l'atmosfera che si respira: "Cucina è anche condivisione" Qui, vi lascio i GUSTOSISSIMI piatti che abbiamo avuto il piacere di provare
4
Luca Cuicchi
+4
Abbiamo mangiato insieme a degli amici sapendo che il locale aveva partecipato alla famosa trasmissione di borghese. Sinceramente devo dire che si mangia bene ma le aspettative erano molto alte e sono state un po’ tradite. A mio avviso a menù ci sono alcuni piatti che si addicono di più ad una cucina invernale (es. agnolotti e osso buco). Essendo stati a giugno stonavano un po’. Idea originale quella delle 24bottles per servire l’acqua ma posso dire che avrei apprezzato molto di più una bella brocca in stile vintage. Per quanto riguarda i dolci io ho provato la crema al mascarpone, per un ristorante di questo genere mi è sembrato un po’ troppo banale (vedi foto). Avrei rivisitato la presentazione della crema. Servizio ottimo è velocissimo. Prezzi coerenti!
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Giovanni Capuano
+5
L’accoglienza dell’oste è limpida: lasciate stare la cotoletta, la tagliatella… ci intendiamo. Siamo qui, il menù ha parecchio da raccontare. Arriva un’ardesia di Gelati al formaggio che accompagnano la Mora Romagnola. Si inizia la degustazione poggiando sulle cialde al rosmarino (perché son così poche?!) lo stracchino che ricorda il fiordilatte da quanto è gentile; si continua con la robiola: qui il dolce si attenua, la cremosità si sostituisce al “crumble”; infine il gorgonzola è il capolavoro che chiude la triade: intenso, tanto, ma al contempo freschissimo (è un gelato, ricordate?) e cremoso. I sensi qui volano. Da ciascun “gusto” non si torna al precedente. La confettura di fichi caramellati è inaspettatamente densa e non eccessivamente dolce. La uso poco, perché il mio inframezzo tra un morso e l’altro (il mio “formaggio”) è la “tortilla” di pane guttiau che sorregge il mio “salume”: un’intenso, ma dolce e saporitissimo crudo di salsiccia del suino tipico che dà nome al piatto, con maionese di fagioli (no, non è una “crema” - immaginate la parte grassosa e i sapori di uovo di una buona maionese e aggiungeteci le note terrose e una consistenza vellutate), cipolla rossa al frutti rossi, lampone ghiacciato, sedano e finocchietto. Da urlo. Io vivo per queste esperienze. Continuiamo. Ravioli di parmigiano liquido, salsiccia di mora romagnola e piselli. “Tiepido, quasi come negli anni ‘80”. Mi viene suggerito il cucchiaio. Al palato si incontrano il contrasto della dolcezza ma anche della terrosità dei piselli, che poi incontrano il sapore della Mora di cui sopra, dentro e fuori il raviolo, soffice e saporito. La scarpetta col croccantissimo e rustico pane è volersi bene. Ah, è servito tiepido, temperatura che permette ai sapori di esprimersi nella maniera intesa. Quel piatto che prenderai una volta, perché ne devi fare esperienza. Poi si andrà alla scoperta di altro. te esperienze. Ah già, il calice. Sangiovese Superiore “Scabi”. Siamo a Rimini, azienda agricola San Valentino. Da non amante del Sangiovese, qui apprezzo la struttura ed eleganza, perché riesce ad essere gentile, non invadente e scontatamente persistente. Legnoso, affumicato con toni vanigliati. Color rubino scuro, mirtillo, prugna.
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